Un racconto dell’impermanenza
Il Canto del Ghiaccio è un progetto documentario di lungo periodo, che osserva e ascolta la fusione del ghiacciaio del Làres, in Trentino, nel gruppo dell’Adamello.
Decine di salite in quota che intrecciano osservazione, documentazione, raccolta di video, fotografia e suono.
Tre capitoli, modalità diverse di restituire questa esperienza.
Un calendario di incontri per condividere il racconto e costruirne azione.
I capitoli
Capitolo 1: L’estate del Làres
Il primo capitolo di questo racconto: un’estate sulla vedretta, condensata in pochi minuti. Una forma di meditazione, più che di contemplazione; forse, un’elaborazione del lutto. O un omaggio alla bellezza di ciò che già non è più. L’installazione è un breve film sulla visibilità del tempo e sull’impermanenza del mondo: il ghiaccio che fonde è acqua nevicata migliaia di anni fa, acqua fossile che scompare a ritmi vertiginosi. E aria di un remoto passato che si dissolve inavvertitamente in quella del presente.
Capitolo 2: Ventitremila metri
Tredici salite a piedi. Se le moltiplicassimo per tutte le persone che hanno camminato fino al fronte del ghiacciaio in questo progetto forse sarebbero duecentodieci chilometri, in verticale. Raccontiamo un pò di questa strada, perché le immagini ed i suoni del Canto del Ghiaccio sono impastati di ognuno di quei passi, e ci piace condividerli.
Capitolo 3: Il documentario
Questo non sappiamo ancora se c’è. Come raccontare un ghiacciaio che si fonde, cercando di mantenere il radicalismo che (almeno per una volta!) sullo schermo non si vedrà alcun volto umano? Gireremo ancora per tutta l’estate del 2025, e lo cercheremo in montaggio.
Chi siamo
Credits e partner
Il canto del ghiaccio
Scrittura, Regia e Fotografia: Paolo Ghisu, Stefano Collizzolli
Riprese aeree: Michele Carioggia
Suono: Emanuele Lapiana
Montaggio: Benedetta Marchiori
Assistente al montaggio, color grading: Sabrina Santorum
Prodotto da Giulia Campagna per Zalab ed Andrea Morghen per Bianconero
Con il sostegno di: Fondazione Caritro, BIM Sarca Mincio Garda, ApT Madonna di Campiglio, MUSE – Museo delle Scienze
Con il patrocinio e la collaborazione di: Parco Naturale Adamello Brenta, SAT, Commissione Glaciologica SAT, Servizio Glaciologico Lombardo, Mountain partnership, Trentino Film Commission
Main partner: Karpos
Partner tecnico: Zamberlan
I registi
Paolo Ghisu

Fotografo e filmmaker che racconta il mondo attraverso immagini che parlano di sostenibilità, diversità, resilienza, e le crisi ambientali e umanitarie del nostro tempo. Diviso tra Italia e Mozambico, collabora con ONG e organizzazioni internazionali per dare voce a storie che parlano di marginalità e sostenibilità.
Tra i suoi lavori più recenti: Fully Booked (2021), un progetto realizzato all’interno del Grande Hotel di Beira, in Mozambico, uno degli edifici occupati più grandi e popolati al mondo, esposto in diverse sedi tra Italia e Mozambico; Cabo Delgado (2024) sulla crisi degli sfollati e il conflitto nel nord del Mozambico; Labirinto Macuti (2025), un racconto fatto con fotografie e paesaggi sonori all’interno di un quartiere periferico di Beira, in Mozambico.
Stefano Collizzolli

Autore e regista di cinema documentario per il cinema e per la televisione (Trieste è bella di notte, 2023; Se fate i bravi, 2022; Il tempo rimasto, 2021; Dove Bisogna Stare, 2019; fuoriClasse, 2016; Il pane a vita, 2013; I nostri anni migliori, 2011) e progettista, formatore, e formatore di formatori di Video Partecipativo. Ha lavorato in progetti di PV in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Tunisia, Palestina, Senegal e Repubblica Dominicana. Da anni conduce laboratori di video partecipativo e di radio scuola, nelle scuole primarie e secondarie. Ha collaborato con Internazionale, Il Manifesto, l’Unità, Diario, Carta. Socio fondatore di ZaLab nel 2006, si impegna principalmente nella produzione e distribuzione di cinema documentario e nello sviluppo del video partecipativo come strumento comunicativo per la partecipazione dal basso. Dopo il PhD in Sociologia della Comunicazione, affianca al lavoro sul campo un percorso di riflessione, ricerca e didattica in collaborazione con l’Università di Padova e Bologna.